domenica 28 novembre 2010

Se mi ascolti (Giorgio Antonucci)

Se mi ascolti

e mi credi

posso raccontarti

in che modo

sono finita

qui dentro

posso raccontarti

cos'è accaduto

quando avevo

sedici anni

La mia storia

è molto

semplice

La mia storia

è semplice

e chiara

La ricordo assai bene

e posso parlarne con serenità

nonostante tutto

Nonostante il ricovero a tradimento

Nonostante gli interrogatori dei primi tempi

Nonostante

gli insulti

Sei agitata!

(io mi ribellavo)

sei incomprensibile!

(io cercavo di spiegarmi e di sapere)

Sei pericolosa!

(io mi difendevo)

Nonostante la camera e il cortile

dove il sole e la luna

concedono poco

per mancanza di spazio

Nonostante i miei anni

senza nulla

La mia storia

è semplice e chiara

e la ricordo assai bene

e posso parlarne

con serenità

se mi ascolti

se mi ascolti

e se hai il coraggio di credermi

e se hai

il coraggio

di credermi

perchè vedi

non mi ha

mai

creduta nessuno

perchè

non mi ha

mai creduta

nessuno

Ho perduto le gambe sotto il treno

Per loro fu un tentativo di suicidio

Io potrei dirti

forse è successo

per disgrazia

forse volevo uccidermi

Ma che ti importa perchè è successo?

Per loro non fu disgrazia

Per loro non fu disperazione

Per loro fu pazzia

loro spiegano

tutto

con la pazzia

e sono venuta qui dentro

e ci resto

e debbo ringraziare l'infermiera

se la mia seggiola a rotelle

viene spinta

dalla cella

al cortile

e dal cortile

alla cella

perchè così la mia

anche se squallida

non è monotona del tutto

perchè così la mia vita

anche se squallida

non è monotona del tutto

Se mi ascolti

e se hai il coraggio di credermi

la mia storia

come vedi

è molto semplice